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Giornata Contro l’Ipertensione Arteriosa in Montagna 21/07/2019

Pubblicato il 02/07/2019 - Aggiornato il 08/07/2019

MONTAGNA E CUORE: UNA GIORNATA PER PREVENIRE I RISCHI DELL’IPERTENSIONE.

Torna il 21 luglio 2019 la Giornata Contro l’Ipertensione Arteriosa in Montagna, giunta alla sua IV edizione: anche quest’anno nei mesi di luglio e di agosto molti rifugi saranno coinvolti nella giornata di sensibilizzazione su pressione arteriosa in alta quota.

L’iniziativa è organizzata dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e dalla Commissione Medica del Club Alpino Italiano in collaborazione con la Società Italiana di Medicina di Montagna e molte Università ed Istituti Scientifici e Clinici Italiani, tra cui Auxologico.

Lo scopo della Giornata contro l’Ipertensione Arteriosa in montagna è quello di sensibilizzare i frequentatori della montagna a prestare attenzione all’effetto della carenza di ossigeno (ipossia) in alta quota su eventuali patologie cardiovascolari, in particolare per quanto riguarda l'ipertensione arteriosa.

SCREENING GRATUITI DELLA PRESSIONE IN ALTA QUOTA

Nei fine settimana di luglio e agosto, in 34 rifugi escursionisti e alpinisti potranno ricevere informazioni sull’ipertensione arteriosa e i suoi rischi e sul comportamento della pressione arteriosa in montagna, e potranno misurare gratuitamente la propria pressione.

Dopo la misurazione, verrà richiesto di compilare un semplice e breve questionario anonimo di autovalutazione sulla consapevolezza di questi problemi che sarà utile agli studiosi per migliorare ulteriormente le campagne di informazione e prevenzione sull’ipertensione arteriosa.

Inoltre, ove possibile, verrà anche misurata in modo non invasivo e registrata la percentuale di ossigeno nel sangue, per valutare eventuali stati di iniziale ipossia e la loro relazione con la pressione arteriosa.

LA PRESSIONE ARTERIOSA IN ALTA QUOTA

L’iniziativa si basa sui risultati recenti della ricerca sugli effetti cardiovascolari della esposizione acuta all’alta quota, in gran parte basati su una serie di studi effettuati nell’ambito dei progetti HIGHCARE sull’Everest, sulle Ande e sulle Alpi da Auxologico e dall’Università Milano-Bicocca, che hanno portato per la prima volta nel mondo a pubblicare raccomandazioni internazionali per una ascesa sicura in montagna di soggetti con precedenti episodi cardiovascolari.

Questi studi hanno dimostrato che l’esposizione acuta alla ipossia (ridotta disponibilità di ossigeno) che caratterizza l’alta quota può far salire la pressione arteriosa in modo significativo, sia in chi solitamente ha una pressione normale, sia nei oggetti che già soffrono di ipertensione arteriosa a livello del mare, con differenze legate ad alcune caratteristiche individuali tra cui l’età.

Conoscere il comportamento della pressione in quota può consentire di frequentare la montagna con maggiore sicurezza, mettendo in atto semplici ma adeguate misure protettive in collaborazione con il proprio medico e/o grazie alla consultazione di ambulatori specializzati in medicina di montagna coordinati da SIIA, CAI e SIMeM.

La proficua collaborazione tra il Centro Ipertensione di Auxologico, la Commissione Medica del CAI, la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e la Società Italiana di Medicina di Montagna offre pertanto la possibilità di organizzare un evento a valore sia educativo sia scientifico, di sicura utilità per alpinisti ed escursionisti.

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