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Un pesce per studiare le malattie della tiroide

Pubblicato il 17/01/2018 - Aggiornato il 11/03/2019

Le tecnologie di sequenziamento di nuova generazione hanno rivoluzionato l'identificazione dei geni responsabili della malattia, accelerando la scoperta di nuove mutazioni e nuovi geni candidati per le malattie della tiroide.

Per affrontare questo flusso di nuove informazioni genetiche, è importante disporre di modelli animali adeguati per studiare i meccanismi che regolano lo sviluppo della tiroide, la disponibilità e l'attività degli ormoni tiroidei.

Il pesce zebra (Danio reiro), con il suo rapido sviluppo embrionale esterno, è stato ampiamente utilizzato nella biologia dello sviluppo.

Ad oggi, quasi tutti i componenti dell'asse della tiroide del pesce zebra sono stati caratterizzati e strutturalmente e funzionalmente paragonabili a quelli dei vertebrati superiori, compreso l’uomo.

La possibilità di ridurre l'espressione dei geni endogeni o quella di modificarli sperimentalmente nel pesce zebra hanno ulteriormente aumentato il valore di questo modello animale, aprendo anche la possibilità di sperimentare nuove prospettive terapeutiche.

Questa revisione dei lavori scientifici più recentemente pubblicati in questo settore è stata realizzata dal Prof. Persani e dalla Dott.ssa Marelli (DISCCO, Università degli Studi di Milano, e Laboratorio di Ricerche Endocrino-Metaboliche, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Milano) ed evidenzia che il pesce zebra costituisce un ottimo modello animale per la scoperta di nuovi meccanismi sottesi alle malattie tiroidee e consente lo sviluppo di nuovi farmaci mirati per la cura delle malattie ancora "orfane" e più rare. 

Marelli F, Persani L.

How zebrafish research has helped in understanding thyroid diseases.

F1000Res. 2017 Dec 14

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[Foto di testata: Pogrebnoj-Alexandroff]