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Progetto ReHome: tele-riabilitazione per pazienti con patologie neurologiche

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE “INVESTIMENTI A FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE”

F.E.S.R. 2014/2020.
AZIONE I.1b.2.2: Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e all’applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di S3.
AZIONE 1.8.II.2.3.1: Percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca e campagne informative per la promozione dello stesso tra i giovani, le istituzioni formative e le imprese e altre forme di alternanza fra alta formazione, lavoro e ricerca.

PROGETTO ReHOME: TELEMONITORAGGIO E TELERIABILITAZIONE

Le migliorate condizioni di vita e la riduzione della mortalità da patologie acute favoriscono il crescente invecchiamento della popolazione dei paesi occidentali ma, al contempo, si assiste a un continuo aumento della percentuale della popolazione colpita da patologie neurologiche con disabilità che riguarda sia aspetti motori che cognitivi. Si può quindi facilmente comprendere come qualsiasi intervento terapeutico e/o assistenziale, oltre a migliorare le condizioni psico-fisiche dell’individuo, possa significativamente contribuire a ridurre il costo diretto e indiretto dell’assistenza sanitaria.

In questo contesto il progetto ReHome si focalizza su alcune patologie neurologiche frequenti (ictus, malattia di Parkinson, disturbi cognitivi lievi) e si propone di sviluppare un servizio di continuità assistenziale a basso costo tramite applicazioni di tele-monitoraggio e tele-riabilitazione per l’utilizzo a casa del paziente.

Il progetto, per la sua natura multidisciplinare, vede la partecipazione di specialisti di alcuni Istituti pubblici e privati, afferenti a diversi settori tecnologici (bioingegneria, informatica) e sanitari (neurologia, psicologia, fisioterapia, geriatria), che collaboreranno per la progettazione, validazione e sperimentazione delle soluzioni proposte.

Elemento caratterizzante del progetto sarà l’integrazione di aspetti di valutazione automatica delle capacità motorie con l’utilizzo di exergame (fare esercizi giocando), anche in ambiente virtuale 3D: questo permetterà di rivolgersi verso le diverse componenti dei bisogni riabilitativi, quali quelli motori (recupero di postura, cammino, funzionalità arti superiori e inferiori) e cognitivi (apprendimento, memoria, linguaggio) e potrà essere determinante per motivare il paziente e mantenere il percorso riabilitativo a domicilio. È previsto anche una monitoraggio dei disturbi del sonno quale ulteriore componente che può condizionare la qualità della vita del paziente e le possibilità di riuscita di un percorso di riabilitazione. Un ulteriore aspetto innovativo del progetto sarà rappresentato dalla definizione di interfacce utente semplificate e utilizzabili anche in condizioni di disabilità motoria.

La piattaforma ReHome disporrà di un portale dedicato che svolgerà il ruolo di punto di contatto sia per i pazienti e familiari, sia per gli operatori sanitari. Verranno infatti forniti e abilitati servizi che avranno il compito di prendere in carico e supportare i pazienti e i loro familiari, orchestrando gli interventi dei vari operatori sanitari e tecnici e di garantire l'efficace gestione delle tecnologie di telemedicina e di tele-riabilitazione.

IL RUOLO DI AUXOLOGICO

Il ruolo dell’Istituto Auxologico Italiano, sede Piancavallo, riguarderà soggetti affetti da malattia di Parkinson e postumi di ictus, e si realizzerà principalmente nell’ambito dei seguenti obiettivi del progetto:

  • tele-monitoraggio della performance motoria e del sonno. A questo scopo verranno utilizzate diverse tipologie di sensori, anche integrati in tessuti (smart textiles), e tecniche di computer vision basate su videocamere di profondità;
  • tele-riabilitazione delle disabilità motorie. A questo scopo verranno utilizzati exergame in ambiente virtuale 3D specificatamente progettati, con difficoltà crescenti.

L’Istituto Auxologico Italiano avrà il ruolo di primo piano nella definizione dei parametri fisiologici motori e non motori da monitorare e nella definizione dei requisiti per gli exergames. Successivamente avrà il compito di testare in ambiente clinico i prototipi realizzati al fine di verificare, da un lato, l’utilizzabilità degli exergames riabilitativi da parte di pazienti e, dall’altro, la capacità dei sistemi di sensori di misurare accuratamente le prestazioni motorie durante l’esecuzione degli esercizi. Infine, avrà il compito di validare il sistema al domicilio in gruppi definiti di pazienti, mettendo anche in atto protocolli rivolti a verificare l’efficacia della piattaforma ReHome per il recupero funzionale dei pazienti, nell’ambito di percorsi di continuità assistenziale e terapeutica e di “medicina personalizzata”.

Il presente progetto è stato cofinanziato da Regione Piemonte, mediante il programma Operativo Regionale “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” F.E.S.R. 2014/2020.