Salta al contenuto principale

Perché il Sonno fa Bene al Cuore: il Prof. Parati a Bruxelles

Pubblicato il 04/12/2025 - Aggiornato il 05/12/2025

Il Prof. Gianfranco Parati, Direttore Scientifico di Auxologico, è intervenuto allo European Health Summit di Bruxelles sul legame tra qualità del sonno e salute del cuore, tema chiave per la prevenzione cardiovascolare.

Il Prof. Gianfranco Parati, Direttore Scientifico di Auxologico e Professore Onorario di Medicina Cardiovascolare presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca, è intervenuto allo European Health Summit, tenutosi a Bruxelles mercoledì 3 dicembre 2025, partecipando a un panel dedicato al legame tra sonno e salute cardiovascolare.


European Health Summit 2025: i partecipanti

Il panel ha coinvolto:

  • Ms. María Pilar Aguar Fernández, Director “People: Health & Society”, DG RTD, European Commission (TBC);
  • Ms. Sirpa Pietikäinen, Member of the European Parliament (TBC)
  • Prof. Gianfranco Parati, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Luca, Milano
  • Dr. Kimberly L. Sterling, Vice President – Health Research, ResMed

Tra i partecipanti allo European Health Summit figuravano inoltre:

  • rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
  • Commissari della Commissione Europea;
  • Ministri della Salute di diversi Paesi UE;
  • membri del Parlamento Europeo;
  • dirigenti di agenzie regolatorie;
  • figure di rilievo dell’industria farmaceutica e delle maggiori società scientifiche internazionali.

Perché il sonno è fondamentale per la salute del cuore

«I disturbi del sonno non sono solo un fastidio: rappresentano un rischio serio per il cuore. Dormire bene, infatti, è essenziale per mantenere sano il sistema cardiovascolare, ma questo aspetto viene ancora poco considerato», ha commentato il Prof. Parati durante il suo intervento all'European Health Summit.

«Molte persone, senza saperlo, dormono male o hanno disturbi del sonno che aumentano il rischio di pressione alta, insufficienza cardiaca e ictus. Purtroppo, pochi conoscono questo legame importante.

Le ricerche più recenti dimostrano però che curare regolarmente i disturbi del sonno può aiutare a prevenire gravi problemi cardiaci.

Anche la tecnologia sta offrendo nuovi strumenti: non solo per monitorare il sonno, ma per individuare prima eventuali disturbi e prevenire malattie, riducendo anche i costi sanitari in futuro.

Con l’invecchiamento della popolazione europea, includere il sonno nella cura e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari è diventato urgente e indispensabile», ha aggiunto il Direttore Scientifico di Auxologico.


Perché è importante capire cosa succede al cuore mentre dormiamo

«Durante il sonno il nostro corpo - e in particolare il cuore - segue ritmi e regole specifiche.

La pressione arteriosa notturna è un indicatore molto importante di salute. Una pressione troppo alta mentre si dorme aumenta il rischio di malattie cardiache.

Dormire troppo poco fa male al cuore: un sonno breve non permette al sistema cardiovascolare di riposare e può portare all’ipertensione e a un maggior rischio di eventi cardiaci.

Disturbi respiratori del sonno come russamento e apnea sono pericolosi: aumentano la pressione, favoriscono aritmie, ictus e altre malattie cardiache.

Fattori come obesità, insufficienza cardiaca e malattie renali favoriscono questi disturbi e vanno affrontati insieme ai problemi del sonno», ha sottolineato il Prof. Parati.


Prevenire è meglio che curare

«Riconoscere presto i disturbi del sonno è fondamentale. Quando una malattia cardiaca si è già sviluppata, spesso è possibile solo gestirla, e i danni agli organi possono diventare permanenti.

Per questo è molto più efficace individuare e trattare precocemente i problemi legati al sonno.

Per farlo, servono diagnosi tempestive, grazie a strumenti affidabili e facilmente accessibili; una buona organizzazione dei servizi sanitari, con più risorse e più specialisti; supporto da parte dei Ministeri della Salute, che dovrebbero facilitare la diffusione di dispositivi validati e trattamenti efficaci», ha concluso il Prof. Gianfranco Parati.