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Come stanno i centenari? Uno studio per accertarlo

Pubblicato il 17/12/2021

La popolazione centenaria

La quantità di persone che raggiungono la vecchiaia è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni e i centenari rappresentano il gruppo in più rapida crescita.

I centenari sono persone con una straordinaria capacità di adattamento, probabilmente grazie a insolite riserve funzionali. I centenari possono convivere con malattie debilitanti, ma presentano comunque un vantaggio in termini di disabilità incidente e morte. Costituiscono una popolazione molto eterogenea a causa di abitudini di vita, fattori ambientali e storie che hanno influenzato in modo diverso il loro profilo biologico e clinico nel corso della vita.

Lo Studio di Auxologico

L'invecchiamento avviene a livello molecolare e cellulare. «È interessante notare che i centenari sembrano esprimere aspetti molecolari che suggeriscono come i centenari invecchino “più lentamente” rispetto al resto della popolazione», spiega la Prof.ssa Daniela Mari, geriatra e ricercatrice del Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Neuroendocrinologia Geriatrica e Oncologica dell'Auxologico che ha partecipato allo studio pubblicato dalla rivista medica "Aging Clinical and Experimental Research". «Infatti in molti studi i markers di invecchiamento compaiono nel loro sangue molto più tardi rispetto ai controlli sugli anziani (della fascia 80 anni)». 

Recentemente, è stato spiegato che l’Indice di Fragilità (FI) basato esclusivamente su parametri biologici può definire l'età biologica dell'individuo, potenzialmente evidenziando le variazioni dello stato di salute prima della manifestazione dei deficit clinici.

Lo scopo di questo studio era misurare la fragilità subclinica dei centenari osservando l'accumulo delle loro anomalie biologiche. In questo studio, abbiamo calcolato un FI biologico mediante esami del sangue in una coorte di centenari ben caratterizzati che vivono nel Nord Italia. In conclusione, il nostro studio suggerisce che i centenari beneficiano di riserve biologiche eccezionali che potrebbero essere sottovalutate dalle apparenze cliniche.

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Il Servizio di Geriatria di Auxologico

Il Servizio di Geriatria di Auxologico propone visite specialistiche che considerano vari aspetti dell’invecchiamento, sia fisiologico che patologico. Si rivolge a soggetti sani o affetti da patologie con un’età superiore a 65 anni.

Il geriatra svolge un’azione preventiva seguendo il paziente sano e supportandolo nel mantenere integri gli aspetti funzionali e organici della propria salute. Sul soggetto a rischio il geriatra effettua la valutazione di rischio di malattie cardiovascolari o metaboliche, depressione, cadute, malnutrizione e altri problemi tipici. 
Si eseguono inoltre valutazioni multidimensionali (fisico- funzionale, cognitiva e affettiva, comorbilità) con somministrazione di scale di valutazione validate (MMSE, Barthel, ADL, IADL e altre) utili per identificare il miglior percorso di cura in risposta ai bisogni, e anche ai fini della presentazione di domande per il riconoscimento di invalidità civile.

Il Servizio di Geriatria opera in stretta sinergia con le strutture diagnostiche e ospedaliere di Auxologico per garantire l'accesso a esami diagnostici di secondo livello che si rendessero necessari, così come ricoveri riabilitativi o degenze residenziali presso la Residenza per Anziani di Auxologico.