L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è una condizione molto diffusa che può aumentare il rischio di ipertensione e altri problemi cardiovascolari. È noto che il trattamento con dispositivi a pressione positiva continua (CPAP) può aiutare a ridurre la pressione arteriosa, ma con risultati variabili.
Uno studio recente ha analizzato i dati di oltre 9.000 pazienti per capire chi può trarre il massimo beneficio dalla CPAP in termini di riduzione della pressione. I risultati mostrano che la terapia è particolarmente efficace nelle persone con pressione arteriosa non controllata, mentre ha un impatto minimo su chi ha già valori di pressione ben controllati dalla terapia.
Questi risultati sono importanti per ottimizzare il trattamento dell’ipertensione nei pazienti con OSA, aiutando i medici a personalizzare le cure e migliorare la prevenzione cardiovascolare.
I risultati dello studio
Sono stati inclusi 36 studi paralleli con un totale di 9434 pazienti. L’età media era di 59 anni e il 73% dei pazienti era di sesso maschile. L'analisi ha mostrato che la CPAP riduce significativamente la pressione arteriosa solo nei pazienti con pressione sistolica non controllata al basale.
Effetto della CPAP sulla pressione clinica
- Nei pazienti con pressione non controllata, la CPAP ha ridotto la pressione sistolica di -2,6 mmHg (p<0,0001);
- Nei pazienti con pressione controllata o normotensione, la riduzione non era significativa;
- Un effetto maggiore è stato osservato nei pazienti di età inferiore ai 60 anni.
Effetto della CPAP sulla pressione nelle 24 ore
- L'analisi su 626 pazienti ha confermato la tendenza osservata per la pressione clinica: nei pazienti con pressione non controllata, la CPAP ha ridotto significativamente la pressione arteriosa;
- Nessuna differenza significativa è stata osservata nei pazienti con pressione controllata o normotensione.