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Mangiare bene e sentirsi meglio: la storia di Francesco

Pubblicato il 23/06/2022 - Aggiornato il 23/01/2023

Prima mi piacevo. Adesso mi piaccio ancora di più

Francesco ha cambiato alimentazione, ha iniziato a fare sport e ha guadagnato “vent’anni” in salute. È quello che gli dicono i colleghi e gli amici dopo un anno e mezzo di percorso nutrizionale in Auxologico, perché lo vedono ringiovanito e rinvigorito. Ed è quello che pensa anche lui quando si guarda allo specchio.

52 anni, responsabile d’ufficio, al lavoro molte ore al giorno alla scrivania o in cantiere, Francesco si è impegnato a rinnovare in senso positivo la sua routine, senza stravolgere le sue giornate. Con la Dott.ssa Lucia Pasqualinotto, endocrinologa di Auxologico Ariosto, Francesco ha accettato di ricevere una nuova educazione alimentare che gli ha permesso di rimettere al primo posto la qualità della sua salute.

Faccio una colazione equilibrata, a partire dal momento della spesa in cui leggo anche le etichette degli alimenti, che devono essere naturali e non avere zuccheri superflui. A metà mattinata ho un momento fisso per lo spuntino e se non sono in ufficio lo porto nello zaino. Se sono in riunione comunque non salto l’appuntamento con la merenda perché aiuta a mantenere attivo il metabolismo prima del pranzo e ad arrivare al pasto senza troppa fame. Nonostante la grande offerta cerco di pranzare sempre nei soliti posti, dove ho la possibilità di fare richieste specifiche. A metà pomeriggio faccio una seconda pausa. La sera ceno a casa, bevo una tisana e vado a riposarmi.

I risultati non sarebbero arrivati se Francesco non avesse messo la stessa attenzione anche sullo sport. Aveva chiesto di non avere la vita stravolta dai cambiamenti e puntando tutto sulla costanza, fare il minimo indispensabile come camminare con regolarità e mantenere due momenti sportivi alla settimana ha avuto un’importanza centrale.

Ho fatto canottaggio e nordic walking. Vado in piscina e ogni sera, cascasse il mondo, faccio una passeggiata di un’ora e mezza dopo cena. Non prendo più l’ascensore e faccio sempre le scale. Quando parcheggio l’auto non la lascio vicino all’ufficio ma ad alcuni metri di distanza, che diventano una nuova occasione per fare movimento. Se devo raggiungere il centro della città, valuto da dove parto e spesso ci vado a piedi. Oggi posso anche fare 70 kilometri in bici con gli amici. Un anno fa non ci sarei riuscito.

Con il benessere fisico è arrivato anche quello psicologico.

Prendersi cura di sé vuol dire avere cura anche degli altri perché se non stai bene coinvolgi anche la tua famiglia, che deve organizzarsi per le tue cure.

Pensa che l’attenzione per la nostra salute e quella delle persone che ci stanno vicino dovrebbe stare sempre al primo posto.

Francesco continua il suo percorso e con l’aiuto della Dott.ssa Pasqualinotto imposta i prossimi obiettivi. Un traguardo tra i tanti lo inorgoglisce: il piacere di entrare in negozio e comprare i vestiti che gli piacciono, non solo quelli che gli stanno meglio, e avere l’imbarazzo della scelta su forme e taglie. Guardarsi allo specchio e piacersi è diventato più facile e divertente.