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Sindrome antifosfolipidi e rischi in gravidanza

Pubblicato il 26/02/2018 - Aggiornato il 08/02/2022

La sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi (aPL) presenta un quadro clinico caratterizzato da trombosi (venose e arteriose) e aborti ricorrenti in assenza di cause note. Gli anticorpi anti-β2GPI sono il principale sottogruppo di aPL responsabile sia delle complicanze trombotiche sia di quelle ostetriche.

In questo studio caso-controllo pubblicato dalla Dott.ssa Cecilia Chighizola, grazie alla collaborazione del personale del laboratorio di ricerche in immunoreumatologia, è stato validato l’utilizzo di un nuovo test di laboratorio in grado di identificare anticorpi anti-β2GPI specifici per un dominio della molecola e che offre una migliore specificità diagnostica.

Per la prima volta il test è stato utilizzato in una grossa casistica di pazienti sia con trombosi sia con complicanze ostetriche: i risultati confermano la sua utilità come un nuovo test diagnostico in grado di identificare i pazienti realmente a rischio per recidive trombotiche o ostetriche.

Questo è particolarmente importante per la gestione delle donne gravide in quanto consentirà di migliorare la nostra capacità di valutare il rischio di complicanze e di pianificare le terapie efficaci solo nelle donne in cui le recidive ostetriche rappresentano un reale pericolo.

Nel medesimo numero della prestigiosa rivista internazionale, gli stessi autori sono stati invitati a pubblicare uno stato dell’arte su queste terapie attualmente disponibili e da loro utilizzate nella pratica clinica per il controllo della sindrome da anticorpi antifosfolipidi.

Beyond thrombosis: Anti-β2GPI domain 1 antibodies identify late pregnancy morbidity in anti-phospholipid syndrome.

Chighizola CB, Pregnolato F, Andreoli L, Bodio C, Cesana L, Comerio C, Gerosa M, Grossi C, Kumar R, Lazzaroni MG, Mahler M, Mattia E, Nalli C, Norman GL, Raimondo MG, Ruffatti A, Tonello M, Trespidi L, Tincani A, Borghi MO, Meroni PL. J Autoimmun. 2018 Feb 14.

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