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Esame delle feci e coprocoltura in Lombardia

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Pubblicato il 17/10/2017 - Aggiornato il 11/03/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

L'esame delle feci può contribuire alla diagnosi di molte patologie dell'apparato gastro-intestinale oltre che infezioni, infiammazioni, neoplasie e malassorbimento. Come raccogliere il campione nel modo corretto?

Cos'è l'esame delle feci?

L’esame delle feci comprende una serie di analisi effettuate su un campione di feci per contribuire alla diagnosi di alcuni disturbi che interessano l’apparato gastro-intestinale, come infezioni (che possono essere causate da parassiti, funghi, virus e batteri), infiammazioni, scarso assorbimento dei nutrienti o neoplasie.

Per effettuare l’esame il campione di feci deve essere raccolto in un contenitore apposito e sottoposto ad analisi al microscopio e a test chimici e microbiologici.

Quando si esegue l'esame delle feci?

L’esame delle feci di norma è richiesto dal medico di medicina generale o dallo specialista in gastroenterologia in caso di sintomi persistenti, quali:

  • diarrea prolungata;
  • eccesso di gas e gonfiore addominale;
  • dolori e crampi addominali;
  • nausea e vomito;
  • perdita di appetito o di peso;
  • febbre.

L’esame delle feci si esegue anche quando sono necessari accertamenti per diagnosticare una patologia del tratto gastrico, intestinale, del fegato e del pancreas.

Che cosa rileva l'esame delle feci?

L’esame delle feci di norma è richiesto dal medico di medicina generale o dallo specialista in gastroenterologia in caso di sintomi persistenti (come diarrea prolungata, eccesso di gas e gonfiore addominale, dolori e crampi addominali, nausea, vomito, perdita di appetito o di peso e febbre) e nel quadro degli accertamenti per diagnosticare una patologia del tratto gastrico, intestinale, del fegato e del pancreas.

Nell’esame chimico fisico le feci vengono controllate per:

  • colore;
  • consistenza;
  • pH;
  • presenza di muco;
  • prodotti di degradazione.

L’esame può comprendere anche la ricerca di sangue occulto, sintomo di molte patologie come:

  • ulcere;
  • polipi;
  • diverticolosi, malattia infiammatoria intestinale;
  • emorroidi;
  • tumori (per esempio il cancro del colon).

Inoltre, sul campione di feci può essere eseguita una coprocoltura, che permette di individuare la presenza di microrganismi patogeni, responsabili di infezioni come la gastroenterite.

Generalmente si procede con la ricerca di batteri come Campylobacter, Salmonella, Shigella. Se viene rilevata la presenza di un batterio può essere effettuato anche un antibiogramma, cioè un test di laboratorio che individua l’antibiotico più efficace per combattere l’infezione in corso.

Esame parassitologico delle feci

Altri test permettono di individuare e riconoscere eventuali parassiti, come la tenia o la giardia, e la presenza funghi e virus.

L’esame parassitologico delle feci consente di individuare uova e parassiti nelle feci, tra i quali i più comuni sono Giardia o Tenia. Il test si esegue in caso di diarrea prolungata oppure di presenza di sangue o muco nelle feci.


Preparazione all'esame

L’assunzione di alcuni farmaci può influenzare i risultati dell’esame delle feci. Per questo è bene comunicare al medico le terapie in corso per valutare un’eventuale sospensione nelle settimane precedenti alla raccolta del campione.

Inoltre, è bene informare il medico in caso di:

  • esame radiografico recente con materiale di contrasto al bario;
  • viaggi o soggiorni all’estero, in particolare in Paesi in via di sviluppo, in quanto può facilitare la ricerca di microrganismi infettivi.

Non è necessario seguire diete particolari nei giorni precedenti alla raccolta delle feci.


Modalità di raccolta

Per raccogliere un campione per l'esame delle feci bisogna utilizzare l'apposito contenitore sterile con tappo dotato di spatola, fornito gratuitamente all’utente da parte del personale del Punto Prelievi di Auxologico o acquistabile in farmacia, con le seguenti modalità:

  • defecare in una padella da letto asciutta oppure in un contenitore di plastica pulito - NON nel WC;
  • NON urinare sul campione di feci durante la raccolta;
  • NON raccogliere le feci direttamente nel contenitore;
  • aprire il contenitore, raccogliere con la spatola una quantità di feci delle dimensioni di una noce (o l’equivalente se le feci sono poltacee o liquide);
  • chiudere il contenitore e lavarsi accuratamente le mani;
  • fare pervenire il contenitore al Laboratorio entro due-tre ore dalla raccolta. In alternativa conservarlo in frigorifero (a +2÷8 °C): in questo modo il materiale può essere conservato fino a 24 ore.

Quanti campioni sono necessari?

È sufficiente un unico barattolo per le analisi: Antigene helicobacter Pylori, Clostridium difficile, ricerca Candida, coprocoltura, esame completo, esame parassitologico, ricerca adeno/rotavirus, ricerca antigene della Giardia.

Per Chimotripsina e/o Elastasi, in aggiunta ad una delle analisi soprariportate, raccogliere il materiale in un secondo contenitore separato.

L'esame delle feci su tre campioni raccolti in giornate diverse può essere talvolta richiesto per alcune analisi, come per esempio per la ricerca di sangue occulto o per un test parassitologico.

Nota: Per la ricerca del sangue occulto nelle feci ritirare l’apposito contenitore al punto prelevi (vedi informativa dedicata).

Scarica le istruzioni


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