La prestigiosa rivista Acta Paediatrica pubblica una ricerca multicentrica europea (Italia, Germania, Norvegia) sul rischio cardiovascolare condotta su oltre 2300 adolescenti obesi (tra i 12 e i 18 anni), coordinata dal Prof. Alessandro Sartorio, direttore dell’Unità Operativa di Auxologia e Malattie Metaboliche dell’Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo, Verbania.
“Da questo lavoro scientifico emergono informazioni estremamente importanti che ci aiuteranno a mettere in atto misure preventive nell’adolescente obeso che dovranno essere diversificate nei 3 differenti Paesi europei” sottolinea Sartorio.
Infatti, la prevalenza dell’ipertensione riguarda il 15% dei norvegesi, il 66% dei tedeschi e il 46% degli adolescenti italiani obesi.
Ma non è tutto positivo in Norvegia, dove è presente un’elevata percentuale (60%) di adolescenti con colesterolo LDL-VLDL e trigliceridi elevati, conseguenza di un elevato consumo di zuccheri, di una dieta ricca di grassi saturi o trans che portano ad un aumento del grasso viscerale e dei trigliceridi.
Lo studio collaborativo ha evidenziato anche che la prevalenza di sindrome metabolica, data dall’insieme di più fattori di rischio (obesità addominale, ipertensione, aumento dei trigliceridi, iperglicemia, livelli ridotti di colesterolo HDL) è presente in egual misura nei ragazzi obesi italiani e norvegesi (25%), mentre è più frequente nei coetanei tedeschi (40%), che richiederanno quindi in futuro interventi preventivi ad hoc più energici.
Analizzando le abitudini di vita, poi, tutti gli adolescenti studiati, indipendentemente dalla nazione di appartenenza, mangiano poca verdura e frutta, consumano molto più sale del dovuto e, soprattutto nel nostro Paese, hanno una scarsa propensione all’attività fisica rispetto ai coetanei nord-europei.
Cardiometabolic risk factors differ among adolescents with obesity in three European countries - a cross sectional study. Benestad B, Júlíusson PB, Siegfried W, Lekhal S, Småstuen MC, Hertel JK, Agosti F, Marazzi N, Hjelmesaeth J, Sartorio A. Acta Paediatr. 2018 Aug 17. doi: 10.1111/apa.14542.