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FODMAP: la dieta contro il Colon Irritabile

Pubblicato il 21/01/2019 - Aggiornato il 08/01/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

Per chi soffre di colon irritabile, un aiuto può arrivare dall'eliminazione degli zuccheri fermentabili contenuti in alcuni alimenti, che dovranno poi essere progressivamente reintrodotti, secondo le indicazioni della dieta FODMAP. Vediamo come. 

Dott.ssa Raffaella Cancello

Staff Centro Ambulatoriale Obesità - Auxologico Ariosto

Una dieta scientificamente provata

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), anche detta del colon irritabile, è un disturbo che interessa moltissime persone, causando crampi e dolore addominale, gonfiore persistente e addome teso, così come alvo alterno - cioè diarrea e/o stitichezza.

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Posted by Istituto Auxologico Italiano on Sunday, August 26, 2018


Questa sintomatologia può essere mantenuta in remissione eliminando i cosiddetti “zuccheri fermentabili”. Questi zuccheri sono in genere scarsamente assorbibili e vengono fermentati nell'intestino dai batteri del colon causando gonfiore, gas, dolore addominale caratteristico della sindrome dell'intestino irritabile (IBS o colon irritabile).

La dieta FODMAP (ideata e studiata alla Monash University in Australia) allevia i disturbi nel 75% dei casi.

    In cosa consiste la dieta FODMAP?

    La FODMAP è una dieta da eliminazione di alcuni zuccheri cui deve seguire una reintroduzione graduale e progressiva di tutti gli alimenti, gruppo per gruppo. Si evitano gli alimenti di contenenti FODMAP per circa 2/4 settimane. Quindi, quando i sintomi sono in remissione, si reintroducono gruppo per gruppo tutti i cibi, un gruppo a settimana - monitorando la sintomatologia intestinale e l’attività dell’alvo e tenendo un diario alimentare.

    FODMAP è un acronimo composto da:

    • F per fermentabile
      La fermentazione è un processo di trasformazione degli alimenti che ha luogo anche nel nostro intestino, provocando però una sgradevole sensazione di fastidio come gonfiore, a volte dolore, flatulenza e addome teso. È dimostrato che alcuni tipi di zuccheri (più di altri) possono accentuare i sintomi della sindrome del colon irritabile.
    • O per oligosaccaridi
      Gli oligosaccaridi comprendono fruttani e galattoligosaccaridi (GOS). I fruttani sono catene di alcune unità di fruttosio, lo zucchero presente nella frutta, che non sono digeribili per gli esseri umani. Sono poco assorbiti nell'intestino e finiscono al 99% nel colon: qui i batteri del colon li frammentano e c’è fermentazione, spesso eccessiva nelle persone con sindrome dell'intestino irritabile.
      Ne sono ricchi gli asparagi, l’erba cipolina e la cipolla, l’aglio, il cavolo cappuccio e la cicoria. I GOS invece includono raffinosio e stachiosio (oligosacaridi non digeribili, contenuti nella buccia delle leguminose, soprattutto nei fagioli, ceci, lenticchie, fave). Danno meno problemi a chi soffre di colon irritabile le lenticchie rosse decorticate.
    • D per disaccaridi (es. lattosio)
      Le persone con sindrome del colon irritabile spesso hanno una carenza di lattasi, un enzima che è indispensabile per digerire il lattosio. Generalmente anche un soggetto con colon irritabile può tollerare fino a 6 g di lattosio al giorno, che equivale a circa 125 ml di latte.
      Quindi: limitare ma non eliminare completamente latte e latticini. Utile inoltre sapere che nei formaggi a pasta dura e lunga stagionatura (come parmigiano o grana 24-36 mesi) il lattosio è pressoché tutto fermentato, cosi come nel Brie e Camembert, formaggi francesi che prevedono passaggi di fermentazione nel loro processo produttivo.
    • M per monosaccaridi (es. eccesso di fruttosio)
      Una persona su tre ha difficoltà ad assorbire il fruttosio e si sente gonfia dopo aver mangiato frutta fresca.
      È utile innanzi tutto importante non eccedere con la quantità di frutta giornaliera (minimo 300 e massimo 450gr- 2/3 porzioni da 150 gr da suddividere nell’arco della giornata-) evitando mela, pera, mango, banana verde ad esempio. Gli agrumi, l’ananas, il pompelmo fermentano molto meno della mela o della pera, che nel caso di soggetto con sindrome del colon irritabile andrebbe consumata previa cottura. Attenzione al miele e allo sciroppo d’acero: la percentuale di fruttosio è altissima.
    • A per and
    • P per polioli (sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo etc.)
      I polioli sono zuccheri ai quali è stato aggiunto chimicamente un gruppo idrossile, rendendoli praticamente inassorbibili e molto difficili da digerire per i nostri enzimi digestivi. Sono utilizzati nell’industria alimentare per sostituire parte dello zucchero perché il loro potere dolcificante è fino al 100% superiore a quello dello zucchero e sono a basso contenuto calorico.
      Sorbitolo, mannitolo, isomalto, maltitolo, xylitolo fanno parte di questa famiglia di zuccheri inassorbibili e possono se assunti in quantità elevate alterare la funzione dell’alvo causando gonfiore, gas, dolore addominale caratteristico della sindrome dell'intestino irritabile (o colon irritabile o IBS).

    È una dieta che funziona e migliora la qualità della vita dei soggetti con colon irritabile, ma BISOGNA evitare il “fai da te” per fare in modo che sia opportunamente bilanciata in nutrienti e adeguata ai fabbisogni energetici.

    Convivere con il colon irritabile


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    La dieta FODMAP in Auxologico

    Il Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica è presente a livello ambulatoriale sia in Lombardia sia in Piemonte e offre un’assistenza dietologica completa e specialistica: l’approccio è sempre di tipo multidisciplinare con la presenza di figure quali nutrizionista, dietista, laureato in scienze motorie, ed è finalizzato all’impostazione di un corretto stile di vita attraverso la correzione della dieta e l’adozione di stili di vita sani.

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