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Il colon irritabile: quello che devi sapere per vivere meglio

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Pubblicato il 07/11/2017 - Aggiornato il 22/03/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

Colpisce addirittura 1 italiano su 5, in prevalenza donne, e nei casi più gravi può condizionare profondamente la vita quotidiana di chi ne soffre: è il colon irritabile (chiamato  anche colite).

Dott.ssa Marzia Rossi

Staff Servizio Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

Che cos'è il colon irritabile?

Il colon irritabile, chiamato in modo più generico colite spastica o colite nervosa, è caratterizzato da dolore o fastidio addominale e alterazioni dell’alvo. È molto frequente, più diffuso tra il genere femminile e spesso peggiora la qualità della vita di chi ne soffre.

Quali sono i sintomi?

Per parlare di colon irritabile, il dolore addominale deve presentarsi in modo ricorrente, con una cadenza di uno o più episodi alla settimana negli ultimi 3 mesi e con almeno due delle seguenti caratteristiche:

  • essere alleviato dall’evacuazione;
  • associarsi ad alterazioni della frequenza dell’alvo;
  • associarsi ad alterazioni della consistenza delle feci.

A supporto della diagnosi, inoltre è frequente riscontrare:

  • muco nelle feci (mucorrea);
  • meteorismo e senso di distensione addominale;
  • urgenza o sforzo all’ evacuazione.

Il colon irritabile non comporta la presenza di sangue nelle feci. Questo segno pertanto potrebbe essere correlato ad altre patologie, come la rettocolite ulcerosa, polipi, emorroidi o tumori.

Spesso i sintomi del colon irritabile sono presenti insieme ad altri disturbi gastro-intestinali anche del tratto digestivo superiore come il reflusso gastro-esofageo e la dispepsia, a intolleranze alimentari, come quella più comune al lattosio o ad altre malattie inclusa la celiachia.

In molti casi chi ne soffre li riferisce da lungo tempo altre volte ne correla l’insorgenza a eventi emotivi o fisici molto stressanti, a gastroenteriti o a pregresse terapie antibiotiche.

Quali sono le cause?

Non esiste una singola causa che determini il colon irritabile, ma sono alcuni i fattori coinvolti che possono in misura differente rendersene responsabili.

Si può genericamente distinguere tra fattori propriamente “intestinali” e quelli “extra intestinali".

Tra i primi troviamo alterazioni di:

  • motilità intestinale;
  • sensibilità viscerale;
  • microbiota;
  • fattori ormonali.

Tra quelli esterni:

  • lo stress emotivo gioca un ruolo importante; è ormai comune la definizione di intestino come secondo cervello, correlazione ben riassunta nel termine “asse cervello-intestino”;
  • l’alimentazione;
  • lo stile di vita di vita.

Come si diagnostica?

La diagnosi di colon irritabile è una diagnosi di esclusione, in cui gli accertamenti eseguiti non mostreranno alterazioni riconducibili ad alcuna patologia.

In presenza dei sintomi, occorre innanzitutto parlare col proprio medico di base e quindi con lo specialista gastroenterologo e potranno essere prescritti:

  • esami del sangue (compreso lo screening per la celiachia);
  • esami delle feci;
  • breath test al lattosio e per la sovracrescita batterica;
  • ecografia addominale e delle anse intestinali;
  • colonscopia.

Qualche trucco per (con)vivere meglio

Per la variabilità dei sintomi e dei fattori scatenanti il colon irritabile, non esiste una cura che possa essere considerata standard ed è pertanto importante valutare ogni singolo caso e intervenire sui sintomi. Sotto consiglio medico, possono essere intraprese terapie farmacologiche a base di antispastici, procinetici o antidepressivi; e di probiotici che andranno a riequilibrare il microbiota, avendo un effetto benefico sulla salute dell’intestino. Le alterazioni dell’alvo possono essere corrette mediante anti-diarroici o integratori ricchi di fibre e lassativi osmotici a seconda che prevalga la diarrea o la stipsi.

E’ importante seguire corrette norme alimentari dedicando un tempo adeguato al pasto, masticando a lungo, non coricandosi subito dopo aver mangiato;

La dieta influisce in maniera sostanziale sul colon irritabile e va personalizzata. Non sempre infatti lo stesso alimento crea disturbi. Tra i cibi che più comunemente evocano i sintomi rientrano:

  • grano;
  • latte e latticini;
  • legumi;
  • alcuni tipi di frutta e verdura;
  • frutta secca;
  • bevande gassate. 

Anche nell’ ambito della salute intestinale l’attività fisica come una camminata di mezz’ora a passo veloce ogni giorno è fondamentale e sufficiente per garantire effetti benefici.

FODMAP, la dieta contro il colon irritabile


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