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Apnee notturne

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 Apnee notturne
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A cura di

Prof.ssa Carolina Lombardi

Direttore Centro Medicina del Sonno - Lombardia

Che cosa sono le apnee notturne?

Le apnee notturne sono un disturbo che può essere anche molto grave e che si verifica quando durante il sonno la respirazione viene ripetutamente interrotta da ”pause” del respiro.

Le apnee notturne ostruttive (note anche come OSA, Obstructive Sleep Apnea), sono le più comuni e sono causate dall’ostruzione completa o parziale delle vie aeree superiori durante il sonno.

Le apnee notturne centrali patologiche sono invece legate a un malfunzionamento del sistema nervoso o cardiovascolare: le vie aeree sono aperte, ma il cervello non invia segnali adeguati ai muscoli che controllano la respirazione.

Quali sono i sintomi delle apnee notturne

Negli adulti i sintomi delle apnee notturne ostruttive più frequenti sono:

  • russamento (roncopatia);
  • risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento;
  • frequenti risvegli e irrequietezza durante il sonno;
  • sudorazione notturna;
  • sonnolenza e stanchezza durante il giorno;
  • mal di testa al risveglio
  • minzione notturna frequente;
  • irritabilità e disturbi dell’umore, come depressione e ansia;
  • difficoltà cognitive, come scarsa concentrazione e memoria.

I sintomi delle apnee notturne nei bambini possono includere:

  • respirazione con la bocca durante il giorno e difficoltà di deglutizione;
  • enuresi notturna;
  • disturbi dell’apprendimento e del comportamento (deficit di attenzione, iperattività).

Quali sono le cause delle apnee notturne?

In caso di apnee notturne ostruttive l’interruzione della respirazione si verifica generalmente quando il palato molle collassa durante il sonno a causa del rilassamento dei muscoli della parte posteriore della gola. Possono avere un ruolo nella facilitazione dell’occlusione anche l’obesità (con deposizione di grasso a livello del collo), l’ipertrofia tonsillare, adenoidea nel bambino, l’incremento di volume della lingua (macroglossia) o la riduzione di dimensioni o il retroposizionamento della mandibola (micrognazia e retrognazia).

Le apnee centrali notturne, invece, sono solitamente causate da disfunzione del sistema di controllo centrale del respiro causate per esempio da malattie neuromuscolari come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) o da un ictus o anche dallo scompenso cardiaco.

Quali sono i fattori di rischio delle apnee notturne?

I fattori che aumentano il rischio di apnee notturne ostruttive sono il sovrappeso, l’abitudine al fumo di sigaretta, la congestione nasale ( associata potenzialmente a deviazioni del setto, polipi nasali, allergie), l’assunzione di alcol e sedativi, il sesso maschile e l’età avanzata.

A questi si aggiungono anche fattori di tipo costituzionale già elencati poco sopra (come un collo taurino, vie aeree ristrette, una mandibola di piccole dimensioni o retroposta, tonsille, adenoidi e lingua di grandi dimensioni, familiarità e nella donna la menopausa).

Come si curano le apnee notturne?

A seconda delle cause all’origine delle apnee può essere utile rivolgersi a centri specializzati per i disturbi del sonno o a uno specialista neurologo, cardiologo, otorino o pneumologo. Il medico valuterà poi quale, tra le diverse soluzioni disponibili, sia la più indicata per la cura delle apnee notturne.

Per formulare la diagnosi è indicato il monitoraggio della respirazione nel sonno attraverso la polisonnografia, un esame della respirazione e dell’attività cardiaca e cerebrale durante il sonno.

In casi di lieve apnea notturna ostruttiva può essere sufficiente il cambiamento dello stile di vita e la perdita di peso.

In alcuni pazienti può essere necessario l’utilizzo di dispositivi per supportare la respirazione, come gli apparecchi a pressione positiva continua o intermittente (CPAP o BIPAP), che forniscono un flusso di aria a pressione predefinita attraverso una maschera facciale o nasale.

In altri casi è invece indicato l’utilizzo di un dispositivo per l’avanzamento mandibolare, MAD, simile a un apparecchio ortodontico, che aiuta a mantenere le vie aeree aperte durante il sonno impedendo alla lingua di bloccare la gola.

Esistono inoltre, in casi ben selezionati delle terapie di tipo chirurgico che può essere di tipo maxillo-facciale (in caso sia necessario uno spostamento in avanti della mandibola) o otorinolaringoiatrico se è indicata la rimozione di adenoidi, tonsille o tessuti molli.

Quali sono le complicanze delle apnee notturne?

Le apnee notturne sono pericolose e possono avere conseguenze molto gravi.

I ripetuti risvegli interferiscono con il sonno profondo, rendendo probabile una grave sonnolenza diurna. Per questo motivo le apnee ostruttive sono al momento una patologia da diagnosticare e curare per il rilascio o il rinnovo della patente di guida.

Inoltre, le apnee ostruttive nel sonno aumentano il rischio di ipertensione arteriosa, infarto, ictus e aritmie cardiache, come la fibrillazione atriale.

Per bambini e neonati le conseguenze legate alle apnee notturne comprendono disturbi dell’apprendimento e del comportamento, ritardi nella crescita e patologie cardio-polmonari.


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In Lombardia è presente il Centro di Medicina del Sonno che ha sede principale presso l'Ospedale San Luca e svolge attività clinica anche nei poliambulatori del territorio.

In Piemonte il il Centro di Medicina del Sonno ha sede presso l'Ospedale Piancavallo (VB) e svolge attività ambulatoriale presso Auxologico Villa Caramora, a Verbania.

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Articolo realizzato in collaborazione con Clorofilla-Editoria Scientifica.