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Morbo di Parkinson

Pubblicato il 30/06/2017 - Aggiornato il 22/03/2024

Dott. Luca Guglielmo Pradotto

Aiuto Primario U.O. Neurologia e Neuroriabilitazione - Auxologico Piancavallo

PARKINSON, UNA MALATTIA MOLTO FREQUENTE

Il Morbo o Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa molto frequente.

Si stima nella popolazione italiana vi siano tra 80 e 130 nuovi casi su 100.000 abitanti l’anno.

Si tratta di una patologia invalidante che si caratterizza per una progressiva perdita dell’autonomia dovuta a graduale una riduzione della mobilità.


LE CAUSE DEL MORBO DI PARKINSON

La causa, o meglio le cause della malattia di Parkinson non sono al momento del tutto note, ma negli ultimi anni sono stati fatti significativi progressi in questo campo. Si tratta di una patologia multifattoriale in cui sono coinvolti fattori ambientali e genetici.
Si ipotizza che i fattori genetici costituiscano il substrato su cui agirebbero poi i fattori ambientali. In alcune forme di malattia di Parkinson la componente genetica è particolarmente “forte” e oggi cominciano ad essere note le alterazioni geniche che le causano. Sono ora disponibili analisi genetiche accurate che possono identificare queste forme, con rilevanti ricadute pratiche.


LA NECESSITÀ  DI UN APPROCCIO GLOBALE

TANTI PROBLEMI DIVERSI

1) DISTURBI DEL MOVIMENTO E DELL'EQUILIBRIO

La malattia di Parkinson causa un disturbo del movimento caratterizzato da tremore, rigidità degli arti, impaccio e lentezza nei movimenti, perdita d’equilibrio con facilità alle cadute.

Alla base di questo complesso disturbo del movimento vi è principalmente la disfunzione di un gruppo neuroni della sostanza nera del tronco cerebrale. Questi neuroni producono dopamina, una molecola che, attivando un altro gruppo di neuroni situato dello striato, favorisce l’esecuzione dei vari movimenti del corpo.

La terapia farmacologica migliora in modo significativo i disturbi motori, tanto da farli scomparire. Sfortunatamente però, l’efficacia dei farmaci tende a diminuire nel tempo. Così, nelle fasi avanzate non è più sufficiente il solo trattamento farmacologico, per quanto complesso.

L’utilizzo di specifiche strategie riabilitative di fisioterapia neuromotoria è molto utile in queste fasi perché riducono la disabilità delle persone affette da malattia di Parkinson.

Sono disponibili differenti tecniche per migliorare l’equilibrio, la postura e il disturbo del cammino.

In particolare, nella malattia di Parkinson può essere molto disabilitante il fenomeno del freezing, cioè l’improvviso arresto della marcia per impossibilità a muovere i piedi, quasi fossero congelati al suolo (da qui il termine anglosassone freezing). Spesso i fenomeni di freezing causano cadute che possono complicarsi con lesioni traumatiche.

Sono disponibili numerose strategie riabilitative per evitare questi fenomeni e le cadute.

Leggi anche: Cura Parkison, l'approccio neurologico

2) DISTURBI DELLA PAROLA E DELLA DEGLUTIZIONE

Inoltre, nelle fasi avanza della malattia sia la parola sia la capacità di deglutire possono essere compromesse e specifici approcci riabilitativi divengono necessari.

3) DISTURBI DELL'UMORE, DEL SONNO E ALTRI

Ma accanto a questi disturbi motori, nella malattia di Parkinson vi sono anche disturbi che coinvolgono il tono dell’umore, il sonno, la cognitività, la pressione arteriosa, la sfera sessuale.

Quindi servono trattamenti aggiuntivi per curare disturbi depressivi, disturbi d’ansia, il disturbo comportamentale del sonno REM, la sindrome delle gambe senza riposo, i disturbi del controllo degli impulsi, l’ipotensione arteriosa, ecc. Ne risulta che la persona affetta da malattia di Parkinson necessita di un trattamento multidisciplinare che coinvolga più figure professionali e specialisti.

Leggi anche - La Tangoterapia per il Parkison


L’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE IN PIEMONTE

Presso l’Unità Operativa di Neurologia e Neuroriabilitazione di Auxologico Piancavallo sono assistite numerose persone affette da malattia di Parkinson sia ambulatorialmente sia in regime di ricovero.
A seconda delle necessità, ai pazienti è fornita una cura individualizzata mirata al trattamento dei disturbi motori e non motori.
L’approccio è tipicamente multidisciplinare e s’avvale di un team di neurologi dedicato alla cura delle persone affette da malattia di Parkinson particolarmente esperto nel trattamento farmacologico e non farmacologico. Inoltre, accanto ai neurologi vi sono fisioterapisti medici specializzati nel trattamento riabilitativo delle varie fasi della malattia. Oltre ai trattamenti riabilitativi mirati ai disturbi del movimento degli arti, sono anche praticate sedute di riabilitazione logopedica per il miglioramento del disturbo della parola e della deglutizione. Inoltre, è presente un servizio di dietologia che personalizza la dieta delle persone affette da malattia di Parkinson con particolare attenzione ai disturbi della deglutizione.
Nell’ambito della cura dei disturbi causati dalla malattia, un team di medici specializzati nell’utilizzo della tossina botulinica tratta le distonie dolorose. Inoltre, sono eseguite iniezioni di tossina botulinica eco-guidate per la cura della scialorrea, un disturbo caratterizzato da un’eccessiva salivazione che è comune nelle fasi avanzate della malattia di Parkinson.
Per la diagnosi e la cura dei disturbi del sonno correlati alla malattia di Parkinson è presente un Servizio di Neurofisiologia dedicato ai disturbi del sonno che di routine esegue studi polisonnografici mirati non solo la diagnosi della sindrome delle apnee morfeiche, ma all’identificazione di tutta la gamma di patologie del sonno, compresi i disturbi del sonno REM e della sindrome delle gambe senza riposo.
Ha un ruolo rilevante anche il Servizio di Neuropsicologia che esegue valutazioni neuropsicologiche e training neurocognitivi per il miglioramento dei disturbi dell’attenzione e della memoria che possono insorgere nel corso della malattia.
Infine, è presente un Servizio di Neurogenetica che esegue indagini genetiche mirate all’identificazione delle forme ereditarie di malattia di Parkinson.


CURA DEL PARKINSON IN PIEMONTE

È possibile accedere sia attraverso il SSN, sia privatamente o dietro copertura assicurativa.
Il primo ingresso avviene solitamente presso l'ambulatorio di Villa Caramora a Verbania richiedendo una visita neurologica per malattia di Parkinson. In quella sede verrà definito il percorso appropriato, ambulatoriale o in regime di ricovero. 
In alternativa, si può inviare una richiesta di ricovero corredata di una dettagliata relazione clinica alla Divisione di Neurologia e Neuroriabilitazione dell'Ospedale di Piancavallo (fax 0323 514364 - tel 0323 514292 - e.mail uff.ricoverisangiuseppe@auxologico.it); l'appropriatezza della richiesta di ricovero verrà valuta dall'équipe medica della divisione. 


CURA DEL PARKINSON IN LOMBARDIA

I pazienti lombardi possono rivolgersi presso l'Unità Operativa di Neurologia dell'Ospedale San Luca, sede per la diagnosi e la terapia delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative dell’Università degli Studi di Milano.

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