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Il vaccino anti Covid dai 12 anni

Pubblicato il 09/06/2021 - Aggiornato il 18/05/2023

QUALI VACCINI SONO INDICATI PER I MINORI DAI 12 ANNI?

Molti studi scientifici e l’esperienza fino ad ora acquisita in altri paesi, dimostrano che i vaccini a RNA-messaggero (Moderna e Pfizer) sono sicuri ed efficaci non solo nella protezione della malattia (COVID 19), ma anche per evitare la diffusione del virus ad altre persone soprattutto anziani ed immunodepressi. 

Bisogna infatti ricordare che nella popolazione pediatrica/adolescenziale l’infezione da COVID avviene in forma quasi totalmente asintomatica e pertanto il virus SARS-CoV-2 può contagiare altre persone di età maggiore, specie se fragili o immunocompromessi, oltre alle persone non vaccinate.

Questi vaccini a RNA-messaggero sono stati approvati dagli Enti Regolatori Internazionali (l’americano FDA e l’europeo EMA) come sicuri e molto attivi.

Altre tipologie di vaccini come quelli a vettore virale, per ora, non hanno indicazione per mancanza di dati sperimentali.

QUALI CONTROINDICAZIONI E PIÙ COMUNI EFFETTI COLLATERALI?

Le controindicazioni e gli effetti collaterali del vaccino a RNA-messaggero nei bambini/adolescenti non sono differenti da quelle negli adulti.

Le allergie non sono, salvo rarissimi casi, una controindicazione alla somministrazione del vaccino.

Gli effetti collaterali largamente prevalenti sono:

  • un modesto dolore al braccio nella sede della somministrazione;
  • la comparsa di febbre non elevata;
  • stanchezza;
  • dolori ai muscoli e alle articolazioni.

Questi effetti collaterali scompaiono di solito nell’arco di 24 ore.

In rarissimi casi sono state segnalate forme infiammatorie più severe (MIS-C), simile alla malattia di Kawasaki.

In caso di allergie (respiratorie, alimentari) bisogna seguire le stesse precauzioni per gli adulti: rimanere in osservazione per almeno 15 o 60 minuti  nella sala d’attesa dopo la vaccinazione, allo scopo di intervenire immediatamente nel caso di reazione avversa a rapida insorgenza. In caso di terapia anti-allergica desensibilizzante non bisogna sospendere la somministrazione ma dilazionare la somministrazione del vaccino per SARS-CoV-2 di almeno 48 ore.

IN QUALI CASI È MEGLIO PARLARNE CON IL PEDIATRA?

Avere un colloquio con il pediatra di fiducia sull’utilità di somministrare il vaccino per SARS-CoV-2 è davvero molto utile. Il pediatra, che conosce il/la giovane, può fare un’anamnesi e valutare la situazione clinica attuale. Il pediatra può fornire ai genitori rassicurazioni e spiegare con parole semplici e comprensive al giovane perché è utile sottoporsi alla somministrazione del vaccino.

In caso di altre vaccinazioni concomitanti, è consigliato aspettare almeno 14 giorni prima di somministrare il vaccino per SARS-CoV-2. Solo in casi particolari come traumi con ferite si può somministrare contemporaneamente il richiamo della vaccinazione anti-tetanica.

I VACCINI HANNO MAGGIORE EFFICACIA SUI GIOVANI?

L’efficacia dei vaccini in generale, e anche quelli a RNA-messaggero, è maggiore nei giovani rispetto agli adulti e ancora meno negli anziani. 

La maggiore risposta anticorpale nei giovani, dopo la somministrazione del vaccino è dovuta alle ottimali condizioni del sistema immunitario più responsivo e che diminuisce progressivamente con l’avanzare dell’età, pur garantendo comunque protezione dalla malattia da COVID.

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