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Tosse: quando è normale, quando è un sintomo di Covid-19

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Pubblicato il 06/12/2018 - Aggiornato il 26/02/2024

Queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il colloquio con il tuo medico di fiducia.

Tutto quello che devi sapere sulla tosse, i consigli per tenerla a bada quando è persistente e i campanelli dall'arme per riconoscere quella da Covid.

Dott. Franco Codecasa

Staff U.O. Riabilitazione Pneumologica - Verbania - Auxologico Piancavallo

Cosa è la tosse?

La tosse è un meccanismo fisiologico di pulizia delle vie aeree che sfrutta un getto di aria ad alta velocità per eliminare dalle vie respiratorie, superiori o inferiori, sia le secrezioni catarrali in eccesso, sia eventuali elementi (polvere, irritanti chimici o biologici, corpi estranei) che occupano impropriamente i bronchi o la trachea e che con la loro presenza possono causare danno o irritazione.  

Pertanto principalmente la tosse è un sistema di difesa riflesso, a scopo protettivo.

Il meccanismo che consente di avere una tosse efficace nella rimozione degli elementi estranei o in eccesso nelle vie aeree richiede una profonda fase di inspirazione di aria, una chiusura temporanea della glottide che come una porta impedisce all’aria inspirata di uscire e quindi, tramite una compressione del torace e la contemporanea  apertura della glottide stessa, una fase di espulsione rapida dell’aria con la creazione di un flusso intenso e veloce.

Quando è normale tossire?

Normalmente un individuo sano può avere qualche colpo di tosse durante la giornata che può verificarsi incidentalmente e sporadicamente durante la deglutizione di cibo o durante l’inspirazione di inquinanti ambientali come polvere o profumi e odori particolarmente intensi.

La Tosse Secca La Tosse Grassa


La tosse come sintomo

La tosse cronica e persistente (quando ha una durata di tre o più settimane) è uno dei principali motivi di consultazione del medico in ogni parte del mondo ed è quindi veramente importante il corretto inquadramento del sintomo e il corretto trattamento della eventuale patologia che lo ha provocato.

La tosse è un sintomo classico e costante nei fumatori, dovuta alla inalazione del fumo di sigaretta che è un irritante di tutte le vie aeree.

In un soggetto non fumatore, la tosse si può presentare quale sintomo di patologia ignota in circa il 20% della popolazione, purtroppo spesso correlata e in aumento nelle aree urbane a maggior inquinamento ambientale.

Infiammazione delle prime vie aeree

La tosse tuttavia è un sintomo frequente di moltissime patologie, prima tra tutte l’infiammazione della gola o delle prime vie aeree durante gli episodi di raffreddamento (raffreddore) durante i quali le mucose irritate e le secrezioni di catarro, che di norma mantengono umide le vie respiratorie, aumentano di volume creando un ostacolo al flusso di aria e stimolano  così particolari recettori che innescano il meccanismo della tosse.

La gola può trovarsi in una condizione di infiammazione anche per il contatto prolungato, soprattutto la notte quando il capo è reclinato, con secrezioni mucose infette che provengono dal naso o dalle cavità paranasali. Questo muco tende a colare al di dietro del naso e va a infiammare le vie aeree superiori o in alcuni casi anche i bronchi stessi, ed è causa di irritazione cronica. La tosse in questo caso non è altro che il sintomo di una patologia che si sviluppa a distanza dalle zone che possiedono recettori di irritazione responsabili del riflesso della tosse.

Reflusso gastroesofageo

In maniera simile, la risalita di materiale acido dallo stomaco verso l’esofago e quindi la trachea (il cosiddetto reflusso gastroesofageo) , può portare a un'irritazione cronica e anche marcata delle mucose delle vie aeree superiori: qualche volta la tosse è di fatto il primo sintomo del problema e ha la caratteristica di essere più pronunciata di notte, quando a causa della posizione supina più facilmente i succhi acidi gastrici possono risalire verso l’esofago e arrivare alle vie respiratorie.

In alcuni casi la tosse può essere provocata da alcune classi di farmaci.

Infiammazione dei bronchi

Allo stesso modo un'infiammazione dei bronchi, sia di origine virale che batterica, stimola la produzione di muco abbondante che dovrà essere eliminato dall’albero respiratorio per evitare la formazione di ostruzioni che potrebbero impedire all’aria di arrivare nelle zone profonde del polmone dove avviene lo scambio gassoso e il sangue viene ossigenato.


Caratteristiche della tosse

La tosse può essere

  • secca” (improduttiva), cioè non accompagnata dalla presenza di secrezioni catarrali; 
  • grassa” (produttiva), quando con la tosse vengono espulse secrezioni mucose, il tipico catarro

Spesso una tosse che nasce secca può evolvere in tosse grassa e questo significa che la mucosa, dapprima solo irritata, può iniziare a secernere muco di varia densità e aspetto, che di solito ha la funzione di lubrificare le vie aeree, ma essendo prodotto in eccesso dovrà comunque essere eliminato.

Qualche semplice rimedio per la tosse

La tosse, più sopportabile durante il giorno, può divenire un problema quando decidiamo di dormire.

Lo stimolo alla tosse è solo parzialmente e difficilmente controllabile e quindi ci potremmo trovare nella spiacevole situazione di avere accessi di tosse che ci impediscono un sonno regolare.

Se la tosse è provocata da un'evidente irritazione delle alte vie aeree, durante un raffreddore ad esempio, può essere utile:

  • usare lenitivi naturali (caramelle balsamiche, miele o inalazioni vapori arricchiti di erbe ed essenze con attività antiinfiammatoria come l’eucalipto e la menta); 
  • mantenere il naso libero per evitare la respirazione attraverso la bocca usando per brevi periodi decongestionanti nasali; 
  • dormire col capo leggermente sollevato; 
  • umidificare la stanza per evitare che l’aria troppo secca inaridisca le mucose del naso e della gola e le irriti ulteriormente.

Utili anche i normali antiinfiammatori da banco, che oltre che ridurre l’infiammazione hanno anche un leggero effetto anestetizzante nei confronti dei recettori della tosse.

In caso di vera e propria infezione delle alte vie aeree, magari con presenza di placche a livello del palato posteriore o delle tonsille dovrà essere un medico a valutare la necessità di intervenire con antibiotici nei casi più gravi.

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Quando la tosse deve mettere in allarme

Una forte tosse, insistente e persistente, accompagnata da produzione di muco abbondante e consistente, di colore diverso dal trasparente o chiaro-bianco, accompagnato eventualmente da febbre e sensazione di mancanza di fiato può essere indicativo della presenza di una bronchite, acuta o cronica. 

La bronchite acuta, di solito di origine virale o batterica, è una vera e propria infezione dei bronchi ed è costantemente segnalata dalla presenza di tosse insistente, che spesso è il sintomo di esordio. Questo tipo di tosse deve essere esaminarto prima di tutto dal Medico di Medicina Generale che saprà valutare, mediante una visita o eventualmente una radiografia del torace, la necessità delle più appropriate terapie, sia sintomatiche che anti-infettive.

Con caratteristiche simili alle precedenti, la tosse può essere il sintomo di una infezione del polmone (polmonite) o della pleura che lo riveste (pleurite).

Altre malattie, più rare , possono provocare una tosse insistente, magari con caratteristiche del tutto particolari e che richiedono un approccio specialistico ed esami approfonditi per arrivare a una corretta diagnosi e terapia.

Tosse come sintomo di infezione Covid

Possiamo distinguere le caratteristiche della tosse da Covid-19 dalla comune tosse da raffreddamento?

La tosse da Covid è prevalentemente una tosse secca, irritativa, persistente che si accompagna a un respiro corto, febbre e dolori muscolari.

La tosse da raffreddamento o da bronchite semplice, come detto prima, è una tosse produttiva, “grassa”, caratterizzata dalla presenza di muco (catarro) anche abbondante.

Sebbene queste caratteristiche non siano del tutto specifiche, si tratta di un segnale precoce della malattia, che compare fino all’80% dei malati di Covid-19, quindi è un sintomo particolarmente indicativo della malattia,  che se valutato in un contesto più ampio e completato da una accurata anamnesi consente di arrivare prima alla diagnosi. 

A quale specialista bisogna rivolgersi?

Qualora, nonostante le cure proposte dal Medico di Medicina Generale, la tosse e la sintomatologia respiratoria non regredissero o addirittura peggiorassero, sarà opportuno, sempre tramite il vostro medico, consultare uno Specialista Pneumologo che valuterà i sintomi e indicherà eventualmente esami specialistici approfonditi per arrivare alla diagnosi e al trattamento più appropriato.

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La pneumologia di Auxologico

Se la tosse non ti dà tregua, puoi contare sul Servizio di Pneumologia di Auxologico. 

Attivo nelle sedi di Lombardia e Piemonte, propone visite specialistiche ed esami diagnostici per valutare e curare le malattie respiratorie di adulti e bambini, dalle più comuni alle più complesse, come bronchite, raffreddore, influenza, asma, rinite insufficienza respiratoria, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), tubercolosi e altre. 

Il medico pneumologo si occupa anche di verificare la funzionalità polmonare attraverso esami come la spirometria, il test di broncodilatazione e altri. 

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